mercoledì 24 dicembre 2014

OUTING

Ecco. Bene o male l'ho detto. Che sono in dolce attesa. Che dentro di me c'è un piccolo fagiuolo.
Non potevo nascondermi per sempre. Negarmi ad ogni uscita. La cosa che mi ha lasciata stupita, è stata la felicità delle persone, a cui l'ho detto. Avevo paura che qualcuno non fosse stato felice, ( e chi se ne fotte, penserete voi), che nascosta di fronte a me ci fosse un' altra Cercatrice che soffrisse, all'annuncio, come è sempre successo a me. E, di nuovo, mi son sentita profondamente cacca.
Per ogni volta che mi sono scese le lacrime, al sorgere di un nuovo pancino. Per ogni volta che al lavoro mi sono chiusa in bagno a piangere, perché vedevo una mia conoscente unpo'stronza incinta..
Come mi sono comportata.. non riuscivo a gioire della felicità altrui.. ma non facevo apposta..io sono una persona buona, non ero mossa da cattiveria.. ero solo molto molto sofferente..
Mi ha colpito molto una mia collega, che mi ha incontrato e io ho sempre pensato non potesse avere figli, perché è fidanzata da anni e ha oramai superato la quarantina.. lei era felicissima, mi ha fatto le congratulazioni, le ha fatte a mia mamma, a mia sorella, a mia zia..io non ero più capace, ultimamente, di simili dimostrazioni di felicità. Non ero più capace di essere gioiosa per un'altra, dato che io non potevo avere. Bè, spero di allontanare tutte queste sensazioni, perché anche se sono diversa, anche se mio figlio non lo porta la cicogna, ma i pasticconi e i medici, bè devo guardare avanti. Non penserò mai alla mia gravidanza come a una gravidanza normale, anche se i medici dicono che dovrei. E' frutto della pma e della speranza, di tanta sofferenza e lacrime.
Non scorderò mai questo percorso, ma spero, in parte, di scordare un po' del dolore che mi ha accompagnato per tre anni e soprattutto in questo ultimo anno.

sabato 20 dicembre 2014

Ecco. Un altro Natale è arrivato. Un altro anno sta per volgere al termine. Un anno iniziato così così,
che nei primi mesi è stato pessimo, che ha visto me frignona un sacco di volte, sul punto di mandare all'aria tutta questa vita, sul punto di scoppiare come una pentola a pressione esaurita.
Ecco, io che porto il mio piccolo nel grembo, io che mi sento in colpa perché per ora ce l'ho fatta, mentre voi, cercatrici state ancora lottando.. Voi che meritate di realizzare il vostro sogno, ecco io vorrei regalarvi una speranza, perché ce la possiate fare, perché ve lo meritate e perché mi siete state vicine, tutte quante.. Perché possiate trovare la vostra serenità.
Non ci siamo mai viste, ma ci capiamo senza spiegarci.
Vi abbraccio tutte.
Vi auguro un buon Natale.


martedì 2 dicembre 2014

IL NOSTRO PRIMO INCONTRO

Stanotte ho sognato il mio bambino. Per la prima volta. Dormiva, in una specie di incubatrice che sembrava una lavatrice, con un oblò davanti. Sul display c'era scritto 49. Ho dedotto che il suo peso fosse quattrochilinovecentogrammi. Era un maschio, almeno penso, dato che aveva una tutina turchese.
Oggi ho visto il mio bambino. Almeno, ho visto il suo cuore. Giovedì avevo fatto la prima ecografia e
non s'era visto. Anche il ginecologo era rimasto allibito. Ma oggi..c'era. Solo uno. Ma c'era.
Ho pianto per l'emozione. Il ginecologo m'ha baciato in fronte. Pure lui era tutto contento.
E' che il tempo non passa, è che la gioia fa fatica ad uscire perché l'abbiamo attesa tanto: è pacata, e cauta. Viviamo alla giornata.
E intanto mia mamma vuole già preparare la culla in vimini che fu prima di mia sorella e poi mia...